La nostra casa comune
Il consumismo sempre crescente e i modelli industriali di produzione stanno generando gravi conseguenze sul mondo naturale, in termini di cambiamenti climatici, inquinamento e uso sconsiderato delle risorse naturali. Gli attuali livelli di consumo, soprattutto da parte dei ricchi, non possono essere sostenuti: sarà vitale ridefinire i valori culturali e muoversi verso pratiche circolari e rigenerative nell’economia.
Entro il 2050 avremmo bisogno di tre pianeti per sostenere gli stili di vita attuali
Dal 1970 consumiamo più di quanto il pianeta possa tollerare. Inoltre, l’80% delle risorse mondiali è utilizzato solo dal 20% della popolazione.
I modelli di produzione e consumo nel mondo industrializzato spogliano la Terra delle sue risorse naturali, come foreste, pesci, minerali e acqua. I modi dispendiosi in cui produciamo e consumiamo beni sono anche altamente inquinanti e danneggiano la salute delle persone e degli esseri viventi, contribuendo anche al riscaldamento globale.
Ogni anno circa 12 milioni di tonnellate di plastica finisce nei nostri oceani
I rifiuti di plastica sono un sintomo particolarmente grave del consumo eccessivo di risorse. Ora potrebbero esserci più di 5 trilioni di pezzi di plastica – dai pezzi più grandi alle cosiddette microplastiche – galleggianti nei nostri mari, che hanno effetti devastanti sulle specie marine e sulla biodiversità. Particelle di microplastica si fanno strada nel nostro cibo, nell’acqua e quindi nelle nostre vene.
La metà di tutte le materie plastiche sono state prodotte negli ultimi 15 anni e la produzione è in crescita. In ogni fase del suo ciclo di vita, la plastica può danneggiare la nostra salute.
Cosa deve cambiare?
Dobbiamo andare oltre i sistemi di consumo e di scarto, dobbiamo adottare approcci circolari che funzionino entro limiti ecologici. Questo significa riutilizzare, riciclare e condividere materiali e prodotti.
I governi devono fare di più per rendere le aziende responsabili dell’impatto delle loro attività e delle catene di distribuzione. Devono inoltre aiutare i consumatori a compiere scelte sostenibili, ad esempio, attraverso una tassazione mirata e la richiesta di un’etichettatura più chiara delle merci. Le famiglie e le imprese dovrebbero anche assumersi la responsabilità di come smaltire i loro rifiuti.
Fondamentalmente, dobbiamo trovare alternative alla crescita economica basata sul PIL, che è il motore centrale dell’aumento del consumo di beni e servizi.
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